MONTAGNE DI CULTURA

I Castelli della Valle d’Aosta

I numerosi castelli della Valle d’Aosta, austere roccaforti militari o eleganti residenze signorili, situati a guardia del fondovalle, o adagiati in mezzo ai vigneti, rapiscono lo sguardo e accendono la fantasia sin dal primo incontro.

In un continuo susseguirsi di torri e mura merlate, i manieri valdostani si ergono all’imbocco di ogni vallata, trasformando il territorio in un’unica straordinaria galleria di tesori a cielo aperto, testimoni di una storia millenaria.

Dal fascino sobrio ed essenziale delle primitive caseforti, intrise di leggende e velate di mistero, fino alla raffinatezza artistica dei cicli pittorici quattrocenteschi, i castelli testimoniano le passioni e la fede dei signori che li commissionarono.

I castelli valdostani, siano essi ruvide fortezze racchiuse in poderosi apparati difensivi, o splendide dimore di delizie le cui architetture si fondono nel paesaggio, rivelano la storia di uno strategico ma difficile territorio il cui controllo, nei secoli, è stato oggetto di contesa o compromesso tra diverse famiglie di cui, indiscussa protagonista, fu quella degli Challant.

I siti archeologici della Valle d’Aosta

La Valle d’Aosta è un grande corridoio alpino plasmato dai ghiacciai dove l’uomo ha lasciato tracce a partire dal Mesolitico. Per conoscere la storia più remota della regione si rivela fondamentale una visita all’Area megalitica: uno straordinario sito archeologico musealizzato che illustra oltre 6000 anni di storia su 10.000 mq di superficie. In piena età augustea, nel 25 a.C., viene fondata Augusta Prætoria, Aosta.

Una città che porta magnificamente i suoi oltre duemila anni di storia e che li sa raccontare molto bene grazie ai numerosi monumenti di epoca romana che le hanno valso il titolo di “Roma delle Alpi”.

Aosta e Augusta Prætoria si fondono e si sovrappongono: la città attuale è un vero museo a cielo aperto dove l’epoca romana emerge con indiscutibile evidenza. È facile, infatti, riconoscere la forma dell’antica città augustea con le sue mura e le sue torri; è ancora oggi emozionante la solitaria magnificenza dell’arco onorario di Augusto, così come riempie gli occhi la ruvida e poderosa eleganza della Porta Prætoria, monumentale ingresso antico. Suscita meraviglia il Teatro romano con la sua alta parete traforata da finestre che raggiunge i 22 metri d’altezza. Desta curiosità l’enigmatico Criptoportico del foro il cui nome insolito prelude a un’inattesa meraviglia sotterranea. Così come sotto terra si celano i resti della Chiesa paleocristiana di San Lorenzo dove l’Aosta romana lascia il posto all’età tardoantica iniziando a suggerire gli splendori medievali di una città in continua trasformazione.