FINO ALL’AUTUNNO DEL 2024, IL MAR-MUSEO ARCHEOLOGICO REGIONALE DIVENTA
CANTIERE MUSEALE PARTECIPATO, META\MAR METAMORPHOSE
UN “TUFFO” DI OLTRE 5000 ANNI DI STORIA
Anche in Valle d’Aosta c’è il MAR!
È il Museo Archeologico Regionale: piccolo ma prezioso scrigno di tesori e conoscenze in cui ripercorrere la lunga storia del territorio regionale.
Ospitato in un elegante palazzo storico del centro di Aosta sorto sulle strutture romane della Porta Principalis Sinistra, il MAR rappresenta un felice connubio tra rigore scientifico e divulgazione.
Inaugurato nel 2004, e rinnovato nel 2010 con il suo allestimento attuale, esso costituisce un punto di riferimento fondamentale per l’archeologia romana, essendo quasi interamente dedicato all’esposizione di reperti provenienti dall’antica Augusta Prætoria.
Informazioni MAR-Museo Archeologico Regionale Piazza Roncas, 12 AOSTA tel. 0165275902 e-mail: beniculturali@regione.vda.it |
Orari Ottobre – Marzo: 10.00 – 13.00 / 14.00 – 18.00 Aprile – Settembre: 9.00 – 19.00 Chiuso 25 dicembre e 1°gennaio |
Biglietti
Per l’ingresso al sito occorre acquistare il biglietto cumulativo “Aosta Archeologica” che comprende l’accesso a MAR-Museo Archeologico Regionale, Criptoportico forense e Chiesa paleocristiana di San Lorenzo.
Con il biglietto cumulativo “Aosta Archeologica” è possibile acquistare un biglietto ridotto per l’accesso all’Area megalitica di Aosta.
CENNI STORICI
LE ORIGINI
L’EVOLUZIONE
LE COLLEZIONI
Dopo una serie di progetti sfortunati risalenti addirittura al 1893 e proposti dal Direttore ai monumenti del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, l’architetto portoghese Alfredo d’Andrade, Barocelli riuscirà ad aprire il primo museo archeologico col supporto del canonico Justin Boson, assiriologo, filologo e ispettore dei monumenti, che ne diventa il primo direttore.
Il primo museo esponeva reperti datati tra l’epoca preromana e l’età imperiale, mentre il cortiletto esterno ospitava un affollato lapidario.
Con la costituzione della Soprintendenza negli anni Sessanta e l’avvio degli scavi sistematici, i depositi si arricchirono e si rese necessaria l’individuazione di una nuova sede che, dopo l’utilizzo temporaneo del castello Sarriod de la Tour a Saint-Pierre, trovò la sua destinazione nell’ex caserma Challant di Piazza Roncas.
Nell’area sorgeva l’antica Porta Principalis Sinistra della città romana alla quale, nel Medioevo, venne addossata una casa forte.
Nel XVII secolo venne fondato il monastero della Visitazione, ma nel 1802 durante l’epoca napoleonica l’edificio fu trasformato in una caserma poi denominata Challant.
In questa sede le collezioni vengono esposte al pubblico a partire dal 1992 sotto la supervisione di Rosanna Mollo. A questa infaticabile archeologa si deve l’allestimento della mostra “Archeologia in Valle d’Aosta” che ha fatto le veci del museo a Sarriod de La Tour dal 1981 al 1991: un’esposizione di grande successo che fece conoscere e apprezzare le collezioni archeologiche regionali al grande pubblico a livello internazionale.
Dal 15 ottobre 2004 viene ufficialmente aperto al pubblico il MAR-Museo Archeologico Regionale.
PROTAGONISTI
Nato a Valgrisenche nel 1883, fu canonico di Sant’Orso dal 5 marzo 1921. Fine assiriologo, fu professore di filologia orientale all’Università Cattolica di Milano dal 1924 al 1950, docente di Sacra Scrittura al Seminario maggiore di Aosta dal 1928 e consulente della Pontificia Commissione di Studi biblici dal 22 luglio 1940. Nominato ispettore onorario di Antichità e Belle Arti per la provincia di Aosta e presidente della Commissione diocesana di Arte sacra dal 1940, fu autore di un gran numero di pubblicazioni orientalistiche e letterarie, liturgiche, storiche e artistiche sulla Valle d’Aosta. Muore ad Aosta nel 1954. A lui è dedicata la prima sala del Museo in cui sono esposte copie delle tavolette sumeriche che egli acquistò a Parigi.
Nata a Bra (CN) nel 1937, si laurea a Torino come allieva di Giorgio Gullini. Giunge in Valle d’Aosta con l’incarico di svolgere una serie di ricerche sul territorio e nel capoluogo, allora interessato da notevoli interventi in campo urbanistico. Le scoperte e le grandi potenzialità del territorio portano alla costituzione, nel 1968, di un apposito Ufficio archeologico regionale. Si apre così una nuova stagione fatta di sopralluoghi, scavi e operazioni di vero e proprio salvataggio di reperti. Pur occupandosi di diversi periodi storici, il suo principale interesse è quello per l’archeologia romana, con lo studio della forma urbis di Augusta Prætoria, del foro, degli edifici per i pubblici spettacoli, delle porte cittadine, del suburbio con la relativa centuriazione, dell’acquedotto, delle necropoli fuori le mura e della villa in regione Consolata. Da non dimenticare l’organizzazione della mostra Archeologia in Valle d’Aosta, inaugurata nel 1981 presso il Castello Sarriod de la Tour e prolungata sino al 1991 con un continuo afflusso di visitatori. I suoi studi restano una pietra miliare per la conoscenza della Valle d’Aosta romana.
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