Con la prima metà del III millennio a.C. fa la sua comparsa un nuovo utilizzo dell’area con la costruzione di monumenti funerari megalitici e di piattaforme che integrano o modificano i precedenti allineamenti di pali e stele. Tra le diverse tipologie di costruzioni tombali, che talvolta riutilizzano le precedenti stele stravolgendone il significato, spicca il dolmen, costituito da poderose pietre infisse nel suolo che reggono una grande lastra orizzontale. Le sepolture, inoltre, possono essere singole o plurime, a inumazione o cremazione con frequente presenza di corredo. L’imponente monumento dolmenico, chiamato al momento della scoperta TOMBA 2, svetta al centro dell’area su una grande piattaforma triangolare ed è stato in uso dalla metà del III ai primi secoli del II millennio a.C. per sepolture collettive accompagnate da corredo e offerte. La zona sud del sito presenta altre tombe antiche, tra cui si distingue la cosiddetta TOMBA 4, costituita da un imponente circolo di pietre con fossa centrale, che conteneva una sepoltura individuale: un’architettura che, riferibile al Bronzo Tardo (fine del II millennio a.C.), la indica come la più recente del sito funerario.
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