QUARTIERE DEGLI SPETTACOLI

A nord del Teatro venne costruito, a metà del I secolo d.C., anche l’Anfiteatro: i due grandiosi edifici occupavano tre isolati compresi tra la Porta Prætoria e l’angolo nord-est delle mura dominato dalla Torre dei Balivi configurando, così, un unico quartiere destinato agli spettacoli. Commedie, mimi e farse a Teatro e giochi gladiatori nell’Anfiteatro costituivano, infatti, un’imprescindibile occasione di intrattenimento e di collante sociale per la comunità. Oggi l’Anfiteatro non è regolarmente visitabile, tuttavia i suoi resti, benché inglobati all’interno del convento di Santa Caterina, possono essere visti grazie alla disponibilità delle Suore che vi risiedono. Il monumento non è stato ancora oggetto di sistematiche indagini archeologiche. I soli saggi di scavo, anche se non estesi a tutta la superficie dell’edificio, furono eseguiti da Carlo Promis che, in Le antichità di Aosta (1862), ne diede anche un rilievo e una prima ricostruzione. Nel 2004 un attento riesame delle strutture superstiti ha consentito di verificare le dimensioni dell’edificio proposte da Promis: a fronte dell’asse minore est-ovest la cui lunghezza coincide con quella già misurata (73,86 m), la misura sull’asse maggiore nord-sud supera di almeno 8 m quella già nota (94,50 m contro la precedente stima pari a 86,14 m) restituendo un’ellisse più allungata. Tra 2008 e 2009 le indagini archeologiche presso la Torre dei Balivi hanno restituito le tracce dell’isolato abitativo precedente l’Anfiteatro allineando quindi la costruzione di quest’ultimo a una fase successiva alla fondazione di Aosta come accade anche per il vicino Teatro. Qui sorgeva il quartiere ricreativo della città, dove gli alti muri perimetrali del teatro si sommavano alla poderosa ellisse del limitrofo anfiteatro creando, oltre che una zona omogenea sotto l’aspetto funzionale, anche una quinta scenografica d’impatto per chi si avvicinava alla città provenendo da est.