L’attuale zona d’accesso al criptoportico consiste in un piccolo giardino dal disegno circolare al cui centro spicca uno splendido tiglio piantato da Ernesto Schiaparelli il 16 aprile 1917: un albero quindi che ha già superato il secolo di vita e che sembra quasi richiamare l’altro grande tiglio aostano, assai più antico e più famoso, quello della Collegiata dei SS. Pietro e Orso. Pare che questo tipo di pianta sia stato preferito poiché le sue radici hanno uno sviluppo perlopiù verticale anziché radiale, caratteristica che va notevolmente a limitare il possibile degrado di murature presenti nelle vicinanze. Nel giardino sono inoltre presenti alcuni frammenti monumentali tra cui capitelli e rocchi di colonne provenienti dall’area sacra e civile del foro; si evidenzia anche un grande sarcofago in granito del Monte Bianco rinvenuto nel vicino chiostro della Cattedrale la cui lastra di copertura, però, non pertinente, fu ritrovata murata nel podio del tempio orientale.
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