Mobili Chateau du Fenis Aosta

Negli anni Trenta del Novecento la retorica fascista favorisce una ventata di interesse per il Medioevo in chiave identitaria. Ne è interprete il ministro dell’Educazione Nazionale Cesare Maria De Vecchi il quale, tra il 1936 e il 1942, promuove pesanti interventi al castello di Fénis per esaltarne il volto medievale. I lavori prevedono anche l’allestimento all’interno delle sue sale del “Museo dell’Ammobiliamento Valdostano”; gli arredi destinati a vestire le stanze sono acquistati nel 1936 da antiquari di Saluzzo e di Roma. La poca competenza in ambito medievale, che guida l’operazione, porta all’acquisizione di cassoni, tavoli, sedie, sculture, suppellettili solo in minima parte valdostani e, in taluni casi, addirittura falsi.

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